Giuseppe Bernardi detto Il Torretto
Qui chi era il ‘Maestro’ del giovane Antonio Canova
Nacque a Pagnano d’Asolo, il 24 marzo del 1694 . Probabile che sia vissuto durante la fanciullezza nel paese natio e che abbia seguito abbastanza presto a Venezia lo zio Giuseppe Torretto, dal quale nel 1743 ereditava la bottega a S. Marina.
L’ammaestramento di Giuseppe, che già aveva avuto inizio a Pagnano, fu fondamentale per la formazione artistica del Bernardi, al punto che egli stesso prese il soprannome di Torretto Del 1755 è il gruppo dell’Addolorata sull’altar maggiore di Pagnano, di grande intensità drammatica. In tutti questi anni sembra che il nostro Bernardi abbia abitato prevalentemente a Venezia Tra il 1766 ed il 1768 egli ritornò a Pagnano per lavorare alle statue della villa Falier ai Pradazzi d’Asolo. In questa circostanza gli venne affidato il giovane Antonio Canova di Possagno, che allora aveva appena nove anni e che rimase ‘a Bottega’ anche dopo il ritorno di questo a Venezia, per circa sette anni. Nel 1768 sappiamo che acquistò a Pagnano una casa e del terreno. Nell’autunno del 1769 ritornò a Venezia, dove morì il 22 febbr. 1774.
Fu zio dello scultore Giovanni Ferrari di Crespano del Grappa, ai piedi del omonimo MonteGrappa
Tra le Opere Principali le sculture esterne di Villa Manin (Doge Manin) a Passariano, ora territorio del Friuli Venezia Giulia, e poi teatro del trattato di Campoformio.
Quindi riassumendo e dandovi uno spunto per una passeggiata o giretto in bicicletta, se partite dal BB Asolo e fate tappa alla Gypsoteca del Museo Fondazione Canova di Possagno avrete percorso 5,4 Km , da Museo Canova alla pieve di Crespano del Grappa ad ammirare le opere del Nipote (il Ferrari) sono 5,7 Km . Per poi tornare alla base al BB Asolo casapagnano sono altri 6,1 Km .
Undici Kilometri di Storia, cultura, percorsi naturalistici in bicicletta o a piedi.per fare Turismo ad Asolo